Ladino, la lingua della nostra terra, Val Badia

Settembre 18, 2018
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Il ladino non è un semplice “dialetto”. E’ una vera e propria lingua, presente e correntemente parlata nell’area della Ladinia, quel territorio che si estendono al nord-est d’Italia, al confine con l’Austria, nelle valli di Badia, Gardena, Fassa e Livinallongo e a Cortina d’Ampezzo, tra le province di Bolzano e Belluno.

Scoprila con noi!

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La lingua ladina

 
Corvara, in Val Badia, dove sorge il nostro Hotel Sassongher,  il 90% delle persone sono di madrelingua ladina, una caratteristica che si ritrova in tutto il territorio della Ladinia. E’ una lingua che si apprende anche a scuola, oltre che naturalmente in famiglia e nella comunità. Nelle nostre valli abbiamo canali TV e radio in lingua ladina che la gente ascolta con regolarmente, così come mezzi di comunicazione stampa. 

Spesso chi visita la valle per turismo rimane sorpreso e si sofferma ad ascoltare suoni e fonemi, per cercare di coglierne il senso e le origini. C’è chi coglie origini tedesche, chi italiane e dialettali.  Sicuramente si tratta di una lingua dalla storia antica, riconosciuta ufficialmente nella seconda metà dell’Ottocento.  La lingua ladina è un idioma arcaico di origine retoromanza.  Esso assorbe tratti celtici, tratti del latino popolare risalente all’epoca imperiale romana, tracce della parlata bavarese del periodo del medioevo e del tedesco moderno.
Insomma, decisamente una lingua ricca!

 

Storia della Lingua Ladina

 
Sembra che il ladino che parliamo oggi sia nato intorno al V secolo, quando alcune popolazioni della provincia romana del Norico – che parlavano in parte anche il latino – si rifugiarono nelle nostre vallate per fuggire dalle invasioni dei Rugi, degli Avari e degli Slavi.  Queste popolazioni si unirono ad etnie di origine celtica, come i breoni. Nacque forse così il ladino dolomitico, una lingua dal suono dolce, che piace a chi l’ascolta e ha dei tratti in comune con lingue romanze occidentali come nell’Engadina svizzera. Oggi il ladino dolomitico si parla in 59 comuni delle valli dolomitiche della Val Badia, Val di Fassa e Livinallongo e a Cortina d’Ampezzo, da oltre 30.000 persone.

In Ladinia, accanto al ladino, terza lingua ufficiale dell’Alto Adige, si parla correntemente anche il tedesco e l’italiano. Il monolinguismo è praticamente scomparso e tutti i ladini sono plurilingui. Una ricchezza che si ritrova nella personalità dei ladini stessi, aperti ed ospitali, che sanno accogliere i propri Ospiti trasmettendo quella sapienza antica frutto delle proprie tradizioni.
 

Ladino come patrimonio Unesco

 
Nel 2014 è stato avviato ufficialmente il progetto del riconoscimento della lingua ladina come “Bene Immateriale UNESCO”Questo prestigioso riconoscimento seguirebbe a quanto già ottenuto per le Dolomiti, Patrimonio UNESCO per l’Umanità.  Un’azione che accrescerebbe il riconoscimento della nostra identità, viva e fortemente sentita nella popolazione ma anche da chi ci visita. Di certo i nostri Ospiti sentono subito che la nostra valle offre un vero stile di vita alpino frutto di una tradizione che da secoli ha saputo armoniosamente vivere nelle Dolomiti senza grandi influenze esterne, mantenendo integri valori e cultura. 

Un’identità consolidata di cui siamo profondamente orgogliosi!
 

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Ecco alcune autorevoli fonti dove scoprire il fascino della nostra cultura

Soprattutto, vieni a trovarci all’Hotel Sassongher!
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  1. Cari Amici di lingua ladina, da piccolo sentivo mia nonna che diceva un proverbio: “Chi sparagna gatta magna”. Mia nonna parlava correttamente il rumeno e io credevo che quel proverbio fosse in quella lingua.
    Pochi anni orsono, ho visitato la bellissima città di Corvara e ho scattato diverse fotografie. Nel rivedere una di queste ho capito che il proverbio conteneva qualcosa di ladino: solla facciata della sede della banca si leggeva “Cassa dl sparagn”. Un caro saluto a tutti voi e alle stupende montagne che vi circondano, Lucio Versino

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