Il Regno dei Fanes comincia sul monte Sassongher, sotto la cui mole giace Corvara, antichissima località che rientra nel ciclo delle leggende dei Fanes. Noi del Sassongher amiamo le tradizioni e per questo desideriamo condividere con voi una storia lontana, forse neanche troppo!
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L’antico popolo dei Fanes
Nel cuore delle Dolomiti poco si sa del misterioso “Regno dei Fanes”.
Chi sono i Fanes?
I Fanes sono il popolo più antico che ricordiamo in queste terre; abitavano le nostre Dolomiti, lassù sulle alte Conturines. All’epoca del Regno dei Fanes apparteneva probabilmente la mitica età dell’oro.
Intorno ad essi tantissime leggende e un‘infinità di nomi che oggi utilizziamo nella lingua ladina, dietro i quali si celebrano racconti e storie impregnate di magia e che ci riportano ad un mondo dove il domina il mistero e il sovrannaturale.
I Fanes, un popolo leggendario
Il regno dei Fanes (in ladino Rëgn de Fanes) è un ciclo di racconti mitologico-leggendari dei Ladini delle Dolomiti. Celebra l’epopea di un popolo misterioso, la cui storia – tramandata soprattutto dalla tradizione orale – ci riporta ad una dimensione mitologica in cui si narra di personaggi magici, poteri sovrannaturali, regni misteriosi e vicende che ruotano intorno all’eterno conflitto tra il bene e il male, la luce e le tenebre, la vita e la morte.
La leggenda narra che i Fanes, il popolo originario delle nostre valli, si nascondano ancora oggi nelle nostre montagne aspettando la rinascita del loro regno.
La Leggenda del Regno dei Fanes
Di questi racconti poco si parla, vuoi perché la storia dei popoli europei ha occupato la gran parte dei libri di storia, vuoi perché siamo attratti da vicende più pratiche e quotidiane. Tuttavia se vi dicessi che questo il mitico popolo da cui prende spunto il ciclo del Signore degli Anelli di J. R. Tolkien”… comincereste a dare credito a questa leggenda?
Ebbene sì, addentrandoci nella storia del leggendario Regno dei Fanes, ci accorgiamo che la forza dei racconti del grande scrittore inglese prende moltissimi spunti da queste misteriose leggende mitologiche.
Furono proprio i Fanes a influenzare la ricerca del fantastico.
Ci fu uno scrittore fra tutti che riuscì a raccogliere e trascrivere in una versione romanzata la loro storia nel 1932, Karl Felix Wolff. Fino ad allora il materiale era stato tramandato oralmente dalle popolazioni ladine. Questa leggenda rientra nelle saghe dell’Alto Adige di cui la popolazione dei Fanes è protagonista.
Il regno dei Fanes di Karl Felix Wolff
La conservazione del materiale riguardante le leggende intorno ai Fanes si deve principalmente all’opera di Karl Felix Wolff, giornalista ed antropologo austriaco.
La sua passione per i miti e le tradizioni orali delle Dolomiti nasce dai nacque grazie ai racconti della sua governante, , che ispirò il suo sogno al punto di portarlo ad esplorare le valli dolomitiche per raccogliere e trascrivere racconti, fiabe, leggende e testimonianze. Quando si imbatté nel mito dei Fanes comprese che questi racconti non avevano a che fare con tradizioni esterne alle valli;si trattava di una tradizione locale che riconduceva ad epoche più antiche e ad una visione del mondo ancestrale a sé stante, in cui ogni elemento, il sole, la luna, i torrenti, le montagne, gli animali, era rappresentato da figure totemiche o personificazioni a metà tra il divino e il magico.
Il mito e i suoi luoghi
Karl Felix Wolff riuscì a rimettere insieme tre nuclei distinti e originariamente totalmente indipendenti del mito:
- quello badioto-ampezzano (le vicende dei Fanes e di Dolasilla),
- quello “fodom” (il tesoro dell’Aurona)
- quello fassano (la saga di Lidsanel).
Si tratta di leggende antichissime che risalgono alla fine dell’età del ferro, quasi 1000 anni prima della nostra era, confermato da vari ritrovamenti, tra cui l’importantissima sepoltura mesolitica di Mondeval a San Vito di Cadore. L’epopea di questo mito e le sue principali vicende si svolgono proprio sull’altipiano del Fanes, meta di una tra le più affascinanti escursioni sulle Dolomiti, dove si può assistere allo spettacolo naturale del “Parlamento delle Marmotte” (leggi di più escursione all’Alpe di Fanes). Ma ogni luogo delle Dolomiti ha a che fare con questi racconti fantastici: dal Plan de Corones, al lago di Braies, al monte Averau, al Falzarego, alla Val di Fassa.
La regina dei Fanes, la figlia Dolasilla e altri incredibili personaggi
Il mito del Regno dei Fanes è una storia avvincente e completa: narra dell’espansione e del declino di questo popolo leggendario che sviluppa un’alleanza con dei partners particolari: le marmotte! Tutto ha inizio quando la regina dei Fanes sposò un re straniero avido e violento. Uno degli atti scatenanti è la sostituzione dello stemma dei Fanes, da sempre raffigurante una marmotta, con un’aquila. Risulta un oltraggio per il tranquillo popolo mitologico e scoppiano discordie e battaglie: si attiva la figlia della regina, Dolasilla, che diventa un’eroina imbattibile dotata di magici poteri ed armi forgiate dai nani che la portano a vincere ogni scontro fino ad incontrare Ey de Net, un guerriero nemico che era stato in passato innamorato e promesso sposo. I nani avevano predetto che l’invincibilità di Dolasilla sarebbe durata solo fino a quando non si fosse sposata. Per questo il re mandò allo sbaraglio in un’ultima battaglia Dolasilla che morì uccisa dalle sue stesse frecce, rubatele con l’inganno dallo stregone Spina de Mul.
La saga si conclude con una fine struggente: si narra che il re venne tramutato in pietra e i pochi superstiti del regno dei Fanes si recarono con le marmotte in un antro sotto le rocce del loro regno, dal quale ancora oggi aspettano che suonino le trombe argentate che ne segnaleranno la rinascita.
Per saperne di più
L’universo di informazioni che Wolff riuscì a mettere insieme dal 1907 lo impegnò per quasi tutta la vita portandolo a pubblicare la versione definitiva delle Leggende nel 1941. Da quel momento la sua opera ha stimolato la ricerca di diverse versioni, come quella di Karl Staudacher e Angel Morlang di San Vigilio di Marebbe o quella di Brunamaria Dal Lago della Val di Fassa.
C’è anche un film di Susy Rottonara, Roland Verra e Hans-Peter Karbon del 2005 che racconta le vicende dei Fanes dal titolo “Le Rëgn de Fanes”, che vinse nel 2008 il premio Best International Score al Garden State Film Festival.
I Fanes e Corvara
Anche se poco si parla di questo mito, l’anima di questi racconti continua a vivere nella gente e nei luoghi delle Dolomiti. A Corvara e all’Hotel Sassongher capita che nelle serate d’inverno, nelle stube o in biblioteca, magari di fronte ad un tè o a un buon bicchier di vino, si trovi qualcuno che narri leggende dei Fanes e altri aneddoti locali.
Le nostre tradizioni sono le nostre radici e l’Hotel Sassongher è lieto di tramandare, con rispetto ed onore, le nostre tradizioni più antiche e originarie.
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Lo staff dell’Hotel Sassongher potrà fornirti ogni informazione ed assistenza per la tua escursione più bella!
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